martedì 4 ottobre 2011

Finanziamenti europei sicurezza e tutela libertà

Prevenzione, preparazione e gestione delle conseguenze in materia di terrorismo e di altri rischi
Scandeza: 12 Ottobre 2011
I progetti devono perseguire i seguenti risultati:
- sviluppo di metodologie, tecniche e strumenti per uso operativo o per formazione nel settore;
- scambio e diffusione di informazioni, esperienze e buone pratiche tra gli Stati membri e tra le diverse organizzazioni o enti responsabili della protezione delle infrastrutture critiche;
- sviluppo e miglioramento dei rapporti tra autorità pubbliche ed enti privati nel campo del programma;
- incremento della conoscenza reciproca dei sistemi di protezione degli Stati membri;
- miglioramento della capacità di condividere le buone pratiche;
- creazione di reti di contatti informali tra le autorità;
- sviluppo di una cultura della fiducia e della cooperazione.
 Priorità:
- favorire l’attuazione della direttiva 2008/114/CE del Consiglio relativa all’individuazione e alla designazione delle infrastrutture critiche europee e alla valutazione della necessità di migliorare la loro protezione (settore energia e trasporti);
- contribuire alla revisione della direttiva del Consiglio 2008/114/CE sulla identificazione e designazione delle infrastrutture critiche europee, con particolare attenzione ai settori di interesse e ai criteri utilizzati per individuarle;
- sostenere l’iniziativa politica e il piano di azione “Proteggere le infrastrutture critiche informatizzate – COM(2009) 149″, in particolare attraverso lo sviluppo paneuropeo di esercitazioni in materia di incidenti sulla sicurezza delle reti informatiche;
- rafforzare le reti ICT, anche in considerazione delle possibili implicazioni di eventuali malfunzionamenti di tali reti sulle infrastrutture critiche;
- predisporre comunicazioni di emergenza per le situazioni di crisi;
- sostenere gli Stati membri, mediante il miglioramento delle comunicazioni al fine di rafforzare la cooperazione tra il settore pubblico e quello privato a livello europeo e internazionale;
- analizzare l’interdipendenza delle valutazioni dei rischi;
- compilare un catalogo completo di tutti i rischi per le infrastrutture critiche;
- monitorare e valutare le minacce in evoluzione per gestirne i rischi settoriali, intersettoriali e transfrontalieri;
- aumentare la sensibilizzazione alla sicurezza degli operatori delle infrastrutture critiche;
- migliorare la gestione delle informazioni in materia di infrastrutture critiche;
- accrescere la capacità di protezione delle infrastrutture critiche nel settore dei trasporti, dell’energia, delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT), chimico, finanziario, dell’acqua, del cibo, della saluti, dello spazio, della ricerca e nucleare.

Soggetti ammissibili: persone giuridiche stabilite in uno degli Stati dell’Ue. I soggetti stabiliti in Paesi terzi, le Organizzazioni internazionali e le Agenzie comunitarie possono partecipare ai progetti transnazionali solo in qualità di partner associati, ossia senza contributo comunitario e non possono presentare proposte in qualità di coordinatori.
Le domande presentate da persone fisiche non sono ammissibili.
Il contributo UE può coprire fino all’90% dei costi totali ammissibili del progetto che deve avere una durata massima di 2 anni.